il fenomeno
di Andrea Bonafede03 lug 2022
Scalapay è diventato il terzo unicorno italiano, l’ultimo in ordine temporale. Klarna è un colosso svedese che nel 2021 ha raggiunto una valutazione di 46 miliardi di dollari. PayPal ha deciso di investire, a settembre dello scorso anno, 2.7 miliardi di dollari in una piattaforma giapponese chiamata Paidy. Che cos’hanno in comune questi nomi? Sono tutte startup che hanno contribuito alla proliferazione, in diversi Paesi del mondo, del “Buy now, pay later”: una soluzione che permette la rateizzazione in diversi mesi (si va generalmente dai 3 ai 36) degli acquisti, online e fisici, dalle centinaia alle (poche) migliaia di euro. Di solito, il fornitore di pagamenti, che stringe accordi con negozi e siti di ecommerce, versa l’intero importo della transazione al commerciante, assumendosi il rischio dell’operazione e incassando le rate, spesso senza interessi. Una soluzione comoda sia per i consumatori, i quali possono dilazionare nel tempo la loro spesa, sia per chi possiede un’attività, che riceve subito l’importo.
Il report
Il modello del Bnpl si è diffuso prima all’estero, a partire dagli Stati Uniti, ma negli ultimi anni ha preso piede anche in Italia, soprattutto a causa della pandemia e del ricorso che è stato fatto del commercio elettronico. E a scattare un’istantanea della sua circolazione nel nostro Paese è stato l’Osservatorio di Soisy, azienda fintech che opera nel mondo dei servizi finanziari e che si è lanciata nel mondo del Buy now pay later, fornendo uno spaccato sulle abitudini di spesa rateizzate e relativi impatti sui portafogli delle famiglie italiane (https://mailchi.mp/soisy.it/download-report-bnpl-2022). Sono stati analizzati 960 e-commerce che hanno realizzato almeno una vendita a rate nel 2021 tramite Soisy e più di 38mila acquirenti online che, una o più volte nello scorso anno, hanno usufruito del pagamento dilazionato.
I numeri
Analizzando il valore degli acquisti in termini assoluti, la Lombardia e il Lazio sono le due aree con le maggiori richieste di finanziamento, rispettivamente pari a 5,49 milioni di euro e di 4,42 milioni di euro. Seguono Campania e Sicilia al terzo e quarto posto, con pagamenti dilazionati per un valore di 2,91 e 2,73 milioni di euro, e Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto, con richieste attorno ai 2 milioni. Spostandosi invece al pagamento rateale pro capite, la classifica si stravolge completamente: in testa figura la Sardegna, mentre il podio è completato da Valle d’Aosta e Abruzzo. Proprio la Valle d’Aosta si segnala come la regione con il carrello medio più significativo, pari a 984 euro, seguita dal Trentino Alto-Adige, a poco più di 916, e Lombardia, con un valore di 844 euro.
Durata e fotografia dei consumatori
Per quanto riguarda la durata della rateizzazione, secondo l’Osservatorio Soisy la scelta preferita degli italiani è pari a 12 mensilità. Un piano che permette di finalizzare l’acquisto di beni di valore più elevato e prodotti e servizi con una dilazione a medio-lungo termine. Se Campania e Sicilia guidano il trend della scelta di rateizzazione su base annuale, la regione in cui è più utilizzata la soluzione di 3 mesi è il Molise, seguito da Valle d’Aosta e Veneto. Lazio, Calabria e Liguria sono invece le regioni in cui è maggiormente richiesto un dilazionamento della spesa fino a 24 mesi. Infine, i consumatori italiani che prediligono il pagamento dilazionato hanno una fascia d’età compresa tra i 41 e i 55 anni: l’Emilia-Romagna ha gli acquirenti più giovani (età media di 41 anni), mentre la Sardegna i più maturi (44 anni). Circa due terzi delle richieste a livello nazionale provengono dagli uomini (nel 67% dei casi), ma Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Piemonte si distinguono per la percentuale di donne che hanno richiesto un finanziamento a rate, rispettivamente con il 43,81%, il 38,37% e il 36,71%.
«Il Buy Now Pay Later è una soluzione appetibile per i clienti di tutta Italia con differenze interessanti tra i vari territori di cui merchant e brand devono tenere conto per le loro azioni di marketing – spiega Federica Digiorgio, Marketing Manager di Soisy –. Con carrelli pari a 800 euro, i clienti delle regioni del Mezzogiorno risultano aver adottato più diffusamente questo sistema di pagamento rispetto alle regioni settentrionali. Occorre tuttavia considerare che Lombardia e Lazio, oltre a essere le aree più popolose del Paese, sono anche quelle in cui si è concentrata la maggiore richiesta e finanziamento di pagamenti rateali, anche con carrelli medi superiori, rispettivamente di 844€ e 821€. Una soluzione di dilazione dei pagamenti su un numero ampio di rate, in media tra le 10 e le 12 su base annuale, offre la flessibilità per finalizzare acquisti con importi medio-alti, agevolando i clienti di varie aree e con differenti capacità di spesa nell’acquisto di prodotti e servizi durevoli».
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, 2022-07-03 12:24:00, A rivelarlo è uno studio dell’Osservatorio Soisy. La fotografia di un metodo di pagamento che si sta diffondendo anche in Italia, Andrea Bonafede