La decisione della Banca d’Italia di commisariare la banca barese, si riflette negativamente sul governo che non riesce a varare un decreto per salvare l’istituto bancario
I malumori partono da Italia Viva, il cui il vicepresidente dei deputati Luigi Marattin rilascia questa dichiarazione: “La convocazione improvvisa di un Consiglio dei ministri sulle banche, senza alcuna condivisione e dopo aver espressamente escluso ogni forzatura o accelerazione su questa delicata materia, segna un gravissimo punto di rottura nel metodo e nel merito“.
Fabrizio Massaro su Corriere.it scrive: “L’accelerazione era nell’aria, nonostante appena nel pomeriggio il premier Giuseppe Conte avesse rassicurato: «Al momento non c’è nessuna necessità di intervenire con nessuna banca», il sistema «è in buona salute». Ieri sera il consiglio dei ministri, cominciato alle 21, non ha emanato un decreto-legge, come era circolato inizialmente. C’è stata un’informativa del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, sul commissariamento. Il Cdm — informa una nota — «ha espresso la determinazione ad assumere tutte le iniziative necessarie a garantire la piena tutela degli interessi dei risparmiatori e a rafforzare il sistema creditizio a beneficio del sistema produttivo del Sud, in maniera pienamente compatibile con le azioni di responsabilità volte ad accertare le ragioni che hanno condotto al commissariamento»”.
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