E’ il fenomeno meteo più violento del nostro Paese con il vento che all’improvviso tocca i 150 km orari. La sua caratteristica principale? Non è prevedibile e questo la rende ancora più pericolosa
Un recente studio del CNR ha dimostrato come, nelle ultime decine d’anni, le trombe d’aria sono diventate più frequenti sull’Italia, probabilmente a causa dell’aumento delle temperature dei mari che innescano e favoriscono tanta energia nell’atmosfera. Alcune aree del nostro Pease – in termini di frequenza e potenza delle trombe d’aria- sono paragonabili agli Stati Uniti, il paese conosciuto in tutto il mondo per i suoi terribili tornado. Le coste del Lazio e della Toscana, la pianura veneta e il Salento sono le zone con la più alta densità di eventi. In un anno se ne possono verificare fino a 100, alcune delle quali hanno una potenza potenzialmente distruttiva
Cos’è e come si forma una tromba d’aria?
E’ un fenomeno violento, molto localizzato e soprattutto non prevedibile. Nel suo passaggio si sprigionano venti fino a 150 km orari e la sua traiettoria è inaspettata. E’ un vortice ruotante che scende dalla base di una nuvola (detta cumulonenbo) e si forma, generalmente, in concomitanza di forti temporali. La colonna nuvolosa che scende verso terra è a forma di proboscide e la differenza di pressione tra il centro e la periferia risucchia l’aria verso l’interno e la costringe a girare con velocità fino a 150 chilometri orari.