Le istituzioni scolastiche condotte in reggenza sono 1748
A queste dal prossimo anno scolastico se ne aggiungeranno circa altre 400 per effetto dei pensionamenti, raggiungendo il ragguardevole numero complessivo di circa 2.150.
In questo modo quasi la metà delle 8.220 istituzioni scolastiche statali avrà il dirigente scolastico a mezzo servizio (reggente oppure titolare con reggenza altrove): una situazione che non fa bene alla scuola e che, soprattutto, carica ingiustamente di responsabilità alcune migliaia di dirigenti, penalizzati anche contrattualmente rispetto alla restante dirigenza pubblica.
Se il concorso che si sta avviando con la prova di preselezione al 23 luglio non dovesse concludersi, come atteso e sperato, entro il 1° settembre 2019, vi sarebbero circa altre 400 sedi da coprire con reggenze, portando il numero delle sedi senza dirigente titolare a circa 2.550 da affidare in reggenza a dirigenti titolari altrove.
Le istituzioni scolastiche con dirigente a mezzo servizio supererebbero le 5 mila unità (60% del totale), che è come dire che soltanto il restante 40% (due su cinque) potrà avvalersi di un dirigente scolastico a tempo pieno.
Avremmo un sistema scolastico in ulteriore sofferenza, senza disporre di una guida che assicuri almeno condizioni organizzative e gestionali normali. E i tempi per evitare questo scenario sono davvero stretti.
Per il ministro Bussetti un altro problema urgente da affrontare con soluzioni per tamponare il peggio. Tuttoscuola, la settimana scorsa, ha prospettato alcune possibili vie di uscita per fronteggiare le criticità che si prospettano, intervenendo sui tempi del concorso, su quelli delle nomine e sugli incarichi presidenza ( https://www.tuttoscuola.com/concorso-ds-fuori-dalla-crisi-si-riuscira-a-rispettare-i-tempi-per-il-1-settembre-2019/).
Fonte dell’articolo: Tuttoscuola.com