Occorre tutelare i diritti di tutti, in una specie di quadratura del cerchio
Sembra che tutti facciano a gara ad esprimere solidarietà ai 50 mila diplomati magistrali che la nota sentenza del Consiglio di Stato ha cancellato dalle Gae, e ad invocare una sanatoria legislativa nei loro confronti.
La Lega, attraverso il suo responsabile scuola, sen. Mario Pittoni, mette in guardia dal rischio di scatenare una guerra tra poveri, cioè tra i diplomati magistrali e i laureati in scienze della formazione primaria.
Ci pensi, dunque, il Parlamento, visto che proprio i partiti maggioritari (che ora hanno il potere di decidere) si sono spesi in campagna elettorale a favore dei diplomati magistrali abilitati (ma non troppo, secondo il Consiglio di Stato) circa venti, trenta o quaranta anni fa.
Come? Vi sono due strade percorribili.
Può essere prevista una stabilizzazione ope legis con possibili immissioni in ruolo in massa oppure una riammissione straordinaria nelle GAE (annullando di fatto la sentenza del Consiglio di Stato).
Nel primo caso, l’ope legis di massa farebbe saltare il banco dei conti pubblici o azzererebbe per molti anni la previsione dei concorsi ordinari.
Nel secondo caso, il rientro in GAE di decine di migliaia di diplomati, darebbe l’illusione di una stabilizzazione che, però, avverrebbe con il contagocce soprattutto per la scuola dell’infanzia. L’attesa per l’immissione in ruolo dalle GAE (50% dei posti disponibili ogni anno) richiederebbe, come dimostrato pochi mesi fa da Tuttoscuola con uno specifico dossier (scaricabile gratuitamente a questo link: https://www.tuttoscuola.com/prodotto/gae-inesauribili-dossier/), circa 40 anni per svuotare quelle della scuola dell’infanzia e circa 14 anni per svuotare quelle della primaria.
Fonte dell’articolo: Tuttoscuola
E i laureati in Scienze della formazione primaria li mandiamo a casa? GAE anche per gli abilitati laureati, anche se sarebbe più corretto GAE solo per i precari inseriti a pieno titolo e graduatorie regionali come per il I e II grado per tutti gli altri – differenziando ovviamente nella valutazione dei titoli di accesso la laurea dal diploma!!! 3 anni di scuola magistrale per l’infanzia paragonati ad un corso di laurea quinquennale o un diploma magistrale di 4 anni paragonato ad un corso di laurea quinquennale, non credo proprio che diano la stessa preparazione. Ovviamente differenziare anche i vari corsi di laurea in base alla durata.